Ormai, la maggior parte delle persone che hanno familiarità con la cannabis hanno sentito parlare di THC (tetraidrocannabinolo) e CBD (cannabidiolo) e dei loro effetti, ma lo sapevate che ci sono molti composti simili nella cannabis? Un cannabinoide meno conosciuto chiamato Cannabigerolo (CBG), anche se non presente in grandi quantità nella maggior parte dei ceppi, vale comunque la pena di essere studiato per una serie di motivi.
Il CBG è un cannabinoide non psico-attivo e non intossicante, il che significa che non produce l’“high” sinonimo di THC. Poiché è presente a livelli bassi (solitamente inferiori all’1%) nella maggior parte dei ceppi di cannabis, il CBG è considerato un cannabinoide minore. Sorprendentemente, tuttavia, THC e CBD iniziano come CBG: è infatti il loro genitore chimico. Le piante di cannabis producono acido cannabigerolico (CBGA), il precursore delle tre principali linee di cannabinoidi (foto sotto): acido tetraidrocannabinolico (THCA), acido cannabidiolico (CBDA) e acido cannabichromenico (CBCA).
Gli enzimi specifici della pianta rompono il CBGA e lo “indirizzano” verso una delle tre linee. Gli acidi esposti alla luce ultravioletta o al calore, diventano come per magia i cannabinoidi che conosciamo: THC e CBD. Nella maggior parte dei ceppi, il CBGA viene immediatamente convertito in THCA o CBDA. Quindi, più THC significa meno CBG e CBD (e viceversa) per via della natura di questi composti e della loro sintesi.
Per ottenere rese più elevate di CBG, gli allevatori stanno sperimentando la manipolazione genetica e l’incrocio delle piante. Ad esempio, Subcool Seeds sta incrociando ceppi per produrre contenuti CBG più alti. Gli scienziati possono anche estrarre livelli più elevati di CBG dalle piante vive individuando il tempo di estrazione ottimale, infatti circa sei settimane in un ciclo di fioritura di otto settimane sembra essere il momento perfetto. Un ceppo medicinale chiamato Bediol è prodotto in questo modo dalla compagnia olandese Bedrocan BV Medicabababis.
Il sistema endocannabinoide incorporato nel corpo umano (eCS) lavora per mantenere il corpo nel suo stato equilibrato di omeostasi. Mentre ci sono dettagli specifici su come funzionano i cannabinoidi, in generale il sistema endocannabinoide svolge diverse funzioni specifiche per ciascuna area del corpo. Ad esempio, in caso di lesioni, l’eCS può aiutare a regolare le cellule immunitarie per limitare l’infiammazione.
È stato scoperto che il CBG agisce su sistemi e problemi fisiologici molto specifici, e i risultati per l’uso medicinale sono promettenti:
Gli scienziati sono entusiasti di questi risultati iniziali del CBG e stanno promuovendo ricerche future con CBG in solitaria o in combinazione con altri cannabinoidi e terapie per il trattamento di molteplici malattie. Poiché non è psicotropa, il CBG ha una promettente gamma di applicazioni potenziali, non solo per i problemi sopra menzionati, ma anche come analgesico, come terapia per la psoriasi e come antidepressivo.
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