PREMESSA: L’ESPERIMENTO È A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO
Prima di iniziare, si consiglia vivamente che per ottimizzare la resa, conviene asciugare attentamente il materiale vegetale, magari conservandolo successivamente 10/14 gg in vetro, così da far perdere i sentori di clorofilla.
Se è la prima volta che vi accingete a preparare il “burro verde”, potete tranquillamente ridurre del 20/30% le dosi di cime.
Se utilizzate cime di prima qualità, diminuite anche in questo caso le dosi. Come sempre vi consigliamo di fare varie prove, procedendo per step ed aspettare del tempo tra una dose e l’altra, dato che è tutto molto soggettivo. Esagerare potrebbe farvi riscontrare nausea, vomito e un brutto high e sapete quanto ci teniamo alla vostra salute! 🙂
Se preparate il burro in casa, vi consigliamo di procedere in un luogo arieggiato o di avere una buona cappa a disposizione, dato che sprigionerà sempre degli odori tanto buoni quanto forti.
Iniziamo col tritare gli scarti le cime di qualità inferiore, con un grinder o anche un frullatore, alla minima velocità, così da non riscaldare troppo il prodotto.
Generalmente, sono due le variabili fondamentali per un buon risultato: la temperatura e i tempi di infusione. Ovviamente, volendo puntare alla qualità, punteremo a basse temperature e tempi più dilatati.
Sciogliamo quindi i 250g di burro salato in 300ml d’acqua: versate i 300ml d’acqua nella vostra pentola ed scaldatela a fuoco moderato. Una volta calda, potete aggiungere i 250g di burro salato, aspettando che sia completamente disciolto e il liquido ottenga un colore giallastro omogeneo.
FASE III: AGGIUNGETE LA PARTE VEGETALE
Dopo aver ottenuto la miscela di burro e acqua, potete aggiungere il vostro materiale vegetale tritato.
Ed eccoci arrivati ai tempi: noi vi consigliamo di far cuocere il tutto per almeno 8 ore fino ad arrivare a 24 ore, se volete ottenere un prodotto supremo, ricordando di aggiungervi circa 50/100ml di acqua per ogni ora aggiuntiva.
Da qui in avanti suggeriamo di tener d’occhio la cottura per consentire alla vostra miscela di sobbollire a temperature basse per diverse ore (anche l’utilizzo del metodo a bagnomaria è consigliato). Senza l’ausilio di un coperchio, il vapore acqueo tenderà a separarsi più rapidamente dalla miscela facilitando anche la fuoriuscita di calore dalla pentola/padella. Con l’avanzare della cottura, parte dell’acqua evaporerà, ma il quantitativo di burro rimarrà sempre lo stesso. Quest’ultimo sarà la “base” in cui si concentreranno i principi attivi e, pertanto, dev’essere controllato, evitando di surriscaldarlo.
Un consiglio visivo che vi diamo, è verificare che le bollicine che si formeranno siano di piccole dimensioni, una sorta di schiumetta. Se dovessero essere troppo grandi, significa che la temperatura è troppo alta.
Inoltre sarà molto importante verificare che l’acqua nel recipiente copra totalmente il materiale vegetale, per far sì che tutti i cannabinoidi siano estratti. Ricordiamoci quindi di rabboccare gradualmente.
.
Dopo 8/24 ore di cottura a bassa temperatura, il più è fatto: basterà solo separare i solidi dai liquidi con un colino a maglia fine oppure un tessuto adatto (stamigna, garza,ecc.). Il composto ottenuto dovrebbe avere un colore scuro (FOTO).
Una volta filtrata la vostra miscela, versatela in uno o più contenitori, possibilmente di vetro e raffreddatelo. Dopo alcune ore una parte si solidificherà, mentre sul fondo si accumulerà la parte liquida marroncina. Separate la parte solida da questa e otterrete una panetta burro di Cannabis di ottima qualità. Potete utilizzarlo per numerosissime ricette (cookies, brownies,ecc.) e conservatelo in frigo per un massimo di 3 o 4 settimane o anche in freezer, fino ad anche tre mesi.
Buona degustazione e ricordatevi di non utilizzarlo in maniera parsimoniosa!
Enjoy it!
Hi there! Such a great post, thanks!
thank u <3
Hi there! Such a wonderful short article,
thank you!
thank u Dillon <3
I found your site from Google and I need to
claim it was a wonderful find. Thanks!